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Gli Oceani della Scienza

La scienza
secondo Galileo

Conoscere è viaggiare, viaggiare è conoscere
Gianni Nigro
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Secondo Galileo Galilei la Scienza non doveva essere confusa con altri campi del Conoscere o del Credere. Galilei volle così definire i confini esatti di ciò che doveva ricadere nell’ambito della Scienza.
In tal modo, quindi, le conclusioni del metodo sperimentale teorizzato e praticato da Galilei, non doveva in alcun modo creare interferenze con altri campi. Ad esempio, dato che Galilei ebbe dei problemi con la Chiesa di Roma, lo scienziato ribadì che la religione (ogni religione) e più in generale ogni area dello scibile umano aveva un suo linguaggio e un proprio metodo.
La metodologia di Galileo Galileo era molto semplice: ogni affermazione scientifica andava dimostrata mediante un esperimento che riproducesse le condizioni del fenomeno studiato.
Con tale metodologia (ed è su questo punto che probabilmente Galileo fu equivocato) egli non voleva dire che tutto ciò che non era dimostrabile mediante sperimentazione non potesse essere vero. Al contrario! Ciò che la scienziato desiderava ribadire, era che:
Ciò che è dimostrabile mediante esperimento, ricade nel campo scientifico, ed è Scienza. Le affermazioni che restando non dimostrate (o al momento indimostrabili) riguardano altri campi, non rientrano cioè nel territorio della Scienza.
Vogliamo banalizzare? Ad esempio, il Giro d’Italia ha una sua storia, una sua retorica, una sua estetica, e infine un suo linguaggio. Ma non ha nessuna parentela con lo studio dei Quark, dei proponi o dei neutroni.
Insomma, Galileo Galilei ebbe l’intuizione di una metodologia che tendeva, almeno nel campo della Scienza, a sgrondare dall’opinabilità.
Nei fatti, però, non sempre le cose vanno anche, perché anche nella stessa Scienza vengono date per certe determinate affermazioni che non sono dimostrate, almeno con rigorosità. Esistono determinate linee terapeutiche, in Medicina, la cui sperimentazione è ancora lontana dall’essere del tutto verificata.
Ma il metodo galileiano della veridicità conseguente solo alla sperimentazione, rimane una prassi importantissima per poter distinguere con lucidità, almeno in una certa area della conoscenza, il vero dal falso.
Strade al crepuscolo