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La piccola città di Flisa |
Gianni Nigro
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La scoperta di Flisa Da Flisa c'eravamo già passati. Flisa è un piccolo paesino a malapena segnalato dalle carte più dettagliate. Lo stesso Maps fa fatica ad individuarlo. E quasi mai può venire in mente a un viaggiatore di fermarsi a Flisa, a meno di non aver letto su qualche guida che è il regno delle caffetterie, con la sua strada principale che si chiama proprio Kaffegata. Altrimenti la scoperta è del tutto casuale. L'estate del 2008 fu particolarmente piovosa, per tutta l'Europa in generale, e per la Scandinavia in particolare. Quanti turisti delusi e amareggiati! Per me, invece, la pioggia ha da sempre un fascino particolare. Rende tutto più fragrante, più fresco, più vivo. E poi sotto un cielo coperto si sta meglio, in auto. Ma... de gustibus non disputandum est. C'è chi detesta la piaoggia e ha tutto il mio rispetto. Del resto era stato proprio il guidare per ore sotto la pioggia, che mi aveva stancato al punto da desiderare di fare una sosta. In quelle strade interne, poi, si formano dei solchi, provocati soprattutto dal traffico pesante, e in quei solchi la pioggia crea dei ristagni d'acqua che rendono la guida molto pericolosa e stressante. E dunque, ci fermammo, così, per caso, a Flisa. |
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FLISA |
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Asfalti rossi A causa del colore delle pietre utilizzate dagli scandivani, soprattutto dagli svedesi, gli asfalti assumono un colore rosso. Il fascino di quelle strade deriva oltre che dal colore insolito dell'asfalto, anche dai dintorni, un alternarsi continuo di boschi, prati, casette colorate, piccoli villaggi, e ancora boschi. D’estate, poi, le strade scandinave sono accompagnate da una natura rigogliosa, campi d'avena, boschi di betulle ricchi di foglie, e percorse da nugoli di motociclisti, in lungo e in largo dai motociclisti, talvolta isolati o in coppia, più spesso in gruppetti, o in branchi infiniti. Appaiono all'improvviso, come scaturiti da un bosco, come partoriti dal nulla, come addirittura immaterici, o materializzati all’improvviso dai tronchi di quei pini rossicci che somigliano vagamente agli abetie ai pini mediterranei ma che hanno un tronco spoglio e una corteccia che, specialmente al tramonto, assume un aspetto fiammeggiante. |
FLISA |
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