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La piccola città di Flisa

La luce di luglio sopra la rotonda di Flisa
Gianni Nigro
Gianni Nigro

La rotonda di Flisa al buio La rotonda di Flisa in viola La rotonda di Flisa alla luce del sole di luglio La scoperta di Flisa
Da Flisa c'eravamo già passati. Flisa è un piccolo paesino a malapena segnalato dalle carte più dettagliate. Lo stesso Maps fa fatica ad individuarlo. E quasi mai può venire in mente a un viaggiatore di fermarsi a Flisa, a meno di non aver letto su qualche guida che è il regno delle caffetterie, con la sua strada principale che si chiama proprio Kaffegata.
Altrimenti la scoperta è del tutto casuale.
L'estate del 2008 fu particolarmente piovosa, per tutta l'Europa in generale, e per la Scandinavia in particolare. Quanti turisti delusi e amareggiati!
Per me, invece, la pioggia ha da sempre un fascino particolare. Rende tutto più fragrante, più fresco, più vivo. E poi sotto un cielo coperto si sta meglio, in auto.
Ma... de gustibus non disputandum est. C'è chi detesta la piaoggia e ha tutto il mio rispetto. Del resto era stato proprio il guidare per ore sotto la pioggia, che mi aveva stancato al punto da desiderare di fare una sosta. In quelle strade interne, poi, si formano dei solchi, provocati soprattutto dal traffico pesante, e in quei solchi la pioggia crea dei ristagni d'acqua che rendono la guida molto pericolosa e stressante. E dunque, ci fermammo, così, per caso, a Flisa.
Il cartello che annuncia l'ingresso a Flisa
Flisa e una luce nella notte FLISA
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A causa del colore delle pietre utilizzate dagli scandivani, soprattutto dagli svedesi, gli asfalti assumono un colore rosso. Il fascino di quelle strade deriva oltre che dal colore insolito dell'asfalto, anche dai dintorni, un alternarsi continuo di boschi, prati, casette colorate, piccoli villaggi, e ancora boschi.
D’estate, poi, le strade scandinave sono accompagnate da una natura rigogliosa, campi d'avena, boschi di betulle ricchi di foglie, e percorse da nugoli di motociclisti, in lungo e in largo dai motociclisti, talvolta isolati o in coppia, più spesso in gruppetti, o in branchi infiniti.
Appaiono all'improvviso, come scaturiti da un bosco, come partoriti dal nulla, come addirittura immaterici, o materializzati all’improvviso dai tronchi di quei pini rossicci che somigliano vagamente agli abetie ai pini mediterranei ma che hanno un tronco spoglio e una corteccia che, specialmente al tramonto, assume un aspetto fiammeggiante.

FLISA
Flisa è una città molto piccola della Norvegia, talmente piccola che somiglia di più a un tipico villaggio americano, staunitense o canadese. Ma è un paesino dotato di almeno due grandi centri commerciali, il secondo dei quali, più recente, è di dimensioni molto vaste, mentre il primo, il più anziano, è situato a un passo dalla rotonda, che in tempi recenti era un incrocio tra una strada che proveniva da est, dalla Svezia, e andava a ovest, e un'altra via che dal nord (Elverun) portava verso il sud (Karlstad). Però ciò per cui è più rinomata è la Kaffegata, la via principale, che parte dalla rotonda in direzione ovest, ed è costellata di tantissime caffetterie.
Gli abitanti, secondo Wikipedia, al primo di gennaio del 2008, erano 1.555. E ancora Wikipedia precisa che, nonostante il numero piccolo di abitanti, presenta una notevole varietà di negozi di diversi generi lungo la principale via chiamata Kaffegata, cioè città del caffè.
La Kaffegata
LINK
Sito Flisa.no (in Norvegese)
Flisa in Wikipedia (in Inglese)


 



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